Prime Video su Linux?
Scrcpy e Android ci vengono in soccorso
Per chi come me adopera come sistema operativo principale una qualsiasi distribuzione GNU/Linux e possiede un abbonamento a Prime video, si sarà accorto che i contenuti sono bloccati nella qualità SD (standard Definition) e che non esiste una client per poter usufruire dei contenuti Offline.
Spulciando per il web non è possibile aggirare questo blocco in alcun modo, c’è chi sostiene che bisogna cambiare l’user agent al proprio Web Browser, altri dicono che l’unica soluzione sia di virtualizzare Windows o il suo Browser nativo, ma come sappiamo per virtualizzare un OS serve energia e potenza.
Diversamente ormai quasi tutti possediamo un dispositivo Android ed è proprio qui che ci viene in soccorso scrcpy. Questo strumento multi piattaforma da riga di comando ci consente di visualizzare e di controllare il nostro dispositivo Android tramite cavo USB o su TCP /IP. Non richiede permessi di root e occorre semplicemente abilitare la modalità debg usb.
Certo i più maliziosi diranno “ma non basta una Chromecast o una Smart TV? ” Certo ma non posseggo né l’una né l’altra, così il mio Dell inspiron 3482 con un piccolo intel pentium Silver e 4GB di ram con Ubuntu 20.04.2 LTS, e il caro tablet Toshiba Encore 2 WT10-A con il vetusto intel Atom Z3735F e 2GB di ram con a bordo Fedora 33, si ritrovano a svolgere questo arduo compito.
Introduzione e installazione di Scrcpy
Come già detto questo comodo tool scritto sotto licenza “Apache-2.0 License“ ci consente di proiettare e di controllare il nostro device Android.
Tra i principali punti di forza non possiamo non citare le prestazioni (30 ~ 60 fps), la bassa latenza (35 ~ 70 ms), la leggerezza e cosa fondamentale non serve installare nessuna applicazione sul nostro dispositivo mobile.
Nota bene. L’audio verrà riprodotto nel dispositivo e non viene inoltrato da scrcpy.
Requisiti:
Consiglio di scaricare dalla versione 1.17 in poi dacché scrcpy gestisce anche il numero di display secondari o virtuali, di cui parleremo più avanti.
Per scaricare scrcpy su Ubuntu o su una sua derivata consiglio il pacchetto snap;
snap install scrcpy
Per android adb tools;
- ` apt install adb `
Per scaricare scrcpy su Fedora bisogna attivare un pacchetto CORP;
dnf copr enable zeno/scrcpy
Per android adb tools su Fedora;
dnf install android-tools
Abilitare la modalità sviluppatori e il Debug USB
Dopo aver installato scrcpy andiamo ad abilitare il debug USB sul nostro device Android.
Il Debug USB è una funzione che è possibile attivare solo dopo aver abilitato la modalità sviluppatori.
Per attivare tale modalità bisogna toccando 7 volte il numero build, andare su Impostazioni –> Informazioni sul telefono –> numero build.
Adesso passiamo al debug USB: Impostazioni –> Sistema –> Avanzate –> Opzioni sviluppo –> Abilitare Debug USB
Questo è il percorso che va fatto sulla stragrande maggioranza degli smartphone Android, se non riuscite ad attivare la modalità sviluppatori controllare il proprio manuale.
Avviare Scrcpy
Come vi dicevo Scrcpy è un tool che funziona da riga di comando non vi resta altro che collegare il vostro smartphone tramite cavo usb aprire un terminale e lanciare scrcpy
e il gioco è fatto.
Ovviamente è possibile configurare diverse opzioni come: la risoluzione, la bit rate, limitare i fotogrammi, registrare lo schermo, usare la tastiera per i comandi rapidi e molto altro. Per maggiori dettagli sui comandi e sulle funzionalità è possibile consultare direttamente la pagina GitHub scrcpy o lanciare da terminale scrcpy --help
.
Se si volesse collegare lo smartphone tramite un collegamento Wi-Fi, dopo aver installato Android tools Adb ed essersi connessi tramite USB eseguire:
adb tcpip 5555
Verificare che il computer e lo smartphone siano connessi nella stessa rete, scollegare il cavo USB ed eseguire;
adb connect DEVICE_IP:5555
(inserire l’indirizzo del proprio smartphone)
Di norma scrcpy ha come bit rate di default 8Mbps, lo sviluppatore ci suggerisce che per un uso in Wi-Fi conviene scalarla a 2Mbps, per eseguire scrcpy riducendo la bit rate eseguire:
scrcpy –b 2M
per dispositivi di fascia bassa potrebbe essere utile ridurre anche la risoluzione ad esempio scrcpy –b 2M –m 800
Nel prossimo tutorial, vi mostrerò come abilitare la modalità desktop sugli smartphone Android 10 o superiore, e vi parlerò di un comodo script lcfcpy.sh realizzato da me per eseguire scrcpy e comandi adb preimpostati.